Gli Oligoelementi. Cosa sono? Che funzione svolgono? Dove li troviamo?

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Spesso si sente parlare di oligoelementi ma molte volte senza saper bene di che cosa si tratti, ecco dunque che con questo post voglio darvi un panorama generale di questi micronutrienti fondamentali per il nostro benessere.

Cosa sono gli Oligoelementi?

Il termine “oligoelementi” deriva dal greco OLIGOS=POCO ed ELEMENTO, letteralmente quindi: elementi presenti in piccole quantità. Dobbiamo la scoperta dell’importanza di questi micronutrienti al chimico Gabriel Bertrand e al medico francese Jacques Mènètrier. A questi due ricercatori va il merito di aver compreso come questi elementi forniscano l’energia per la regolazione di tutti i processi organici, permettono quindi, grazie alla gestione e al riequilibrio degli scambi, di migliorare il funzionamento del nostro organismo, sia sul piano fisico che su quello psichico.

Volendo semplificare un pò la questione, questi micronutrienti sono paragonabili ai mattoni che utilizziamo per edificare una casa, ecco che per “edificare” un corpo sano abbiamo bisogno di questi pezzettini, gli oligoelementi. L’idrogeno e l’ossigeno formano l’acqua che, da sola,rappresenta il 70 % del nostro corpo, aggiungendo il carbonio si arriva al 93 % e con il calcio , il fosforo, il magnesio, il potassio, lo zolfo, il sodio, l’azoto, il silicio e il fluoro al 99,98 % dell’organismo.

Che funzione svolgono?

Gli oligoelementi hanno un ruolo chiave in una serie di reazioni e di processi dell’organismo che consentono la vita e il benessere. Se invece non sono presenti, o sono insufficienti, queste funzioni non avvengono in modo corretto, o addirittura, possono non avvenire affatto. Gli oligoelementi dunque svolgono la funzione di catalizzatori delle funzioni ematiche, cioè favoriscono quei procedimenti che sono alla base delle funzioni cellulari. Dunque affinché il nostro “edificio ” sia funzionante abbiamo bisogno della mediazione di questi minerali essenziali in quanto rispondono ai seguenti criteri:

  • sono presenti in tutti i tessuti degli organismi viventi;
  • la loro concentrazione tissutale è relativamente costante;
  • una carenza o il blocco delle loro azioni provoca diversi problemi fisiologici;
  • alcune malattie possono esaurirsi con un apporto complementare di questi elementi.

Vediamo alcuni degli oligoelementi e le corrispettive funzioni:

Calcio. E’ grazie al calcio che possiamo mantenerci in posizione eretta, il 99% di questo minerale è concentrato nelle ossa e nei denti, il rimanente 1 % nelle cellule del sangue. Fonti di calcio sono le verdure crude, i semi di sesamo e le mandorle.

Cobalto. Il cobalto è un componente essenziale della vitamina B12 e la carenza di uno determina la carenza dell”altro, la conseguenza è l’anemia. Un importante fonte alimentare del cobalto sono le uova di “gallina felice”.

Cromo. Il cromo è legato al metabolismo degli zuccheri, in quanto serve a regolarlo. Lo possiamo trovare nei cereali integrali, nelle verdure fresche di stagione sopratutto nei piselli e nelle patate.

Ferro. Svolge il proprio ruolo a livello del sangue dove si combina con una proteina e con il rame per formare l’emoglobina, incaricata di trasportare l’ossigeno alle cellule. Alimenti ricchi di ferro sono le fave, le lenticchie, la frutta secca, i cereali integrali, le albicocche, le rape rosse assunte assieme al limone.

Fosforo. Il fosforo svolge un’azione importante nel metabolismo delle ossa.

Iodio. Lo Iodio permette il funzionamento della tiroide.

Litio. Lo studio di questo minerale è recente, ma la sua carenza potrebbe essere all’origine di alcuni disordini psichici, mentre avrebbe un ruolo importante nelle funzioni dell’apparato urinario.

La fonte di approvvigionamento degli oligoelementi è il cibo: dalla terra dove le piante li assorbono arrivano a noi grazie alla catena alimentare. Se però il terreno dove nascono e crescono le piante ne è carente, quegli ortaggi che mangiamo ne saranno a loro volta privi, quindi il nostro corpo presenterà di conseguenza una loro mancanza.

Organic Forest e gli oligoelementi.

L’aspetto fondamentale del metodo Organic Forest è stimolare la vita microbica del suolo e favorire la concentrazione di oligoelementi nel terreno, per fare in modo che vengano poi assorbiti dal frutti. Per fare ciò utilizziamo un compost di esclusiva origine vegetale arricchito da lactofermentati e a livello fogliare aiutiamo la pianta con infusi di erbe medicinali come equiseto, ortica, bardana, echinacea e altre.

La grande differenza tra il metodo Organic Forest e il metodo Biologico classico riguarda il non utilizzo di alcune molecole, che seppur organiche inibiscono l’assorbimento degli oligoelementi da parte dei vegetali, queste molecole sono, ad esempio, l’azoto e il potassio, che essendo molecole di grosse dimensioni riempiono la linfa del vegetale e non fanno passare gli oligoelementi, caratterizzati da dimensioni più piccole.
La pianta, difronte a molocole di grosse dimensioni come appunto azoto e potassio, si comporta come farebbe un bimbo difronte ad un tavolo con caramelle e pane, mangerà prima le caramelle e lascerà per ultimo il pane, anche se questo è più nutriente, così la pianta se trova azoto e potassio li assorbe per primi e lascia indietro gli oligoelementi, preziosi per la pianta e per chi si nutre dei suoi frutti.
Con il metodo O.F. limitiamo la presenza di azoto e potassio e concentriamo gli oligoelementi per favorire la produzione di vegetali ricchi di oligoelementi che favoriscono la nostra salute.
Così facendo anche il gusto di questi vegetali vi sorprenderà, riscoprirete il gusto autentico di frutta e verdura genuina.

Spero che questo articolo vi sia potuto servire per capire meglio il mondo di questi micronutrienti, fondamentali per la nostra salute.

Al prossimo post!! Giulia.

Fonti:

Bio Magazine n°20 – giugno 2016.

www.medicinaecologica.it

www.naturopataonline.it

 

 

 

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